Vetro e arte: un binomio antico

Dalla Mesopotamia fino all'epoca moderna. Come si è sviluppato il rapporto tra il vetro e l'arte nel corso della storia.

Il vetro è un materiale che ben si adatta all’utilizzo in ambito artistico. Abbiamo già visto come esso sia stato impiegato in passato per la realizzazione di molte strutture architettoniche. In questo articolo, invece, cercheremo di approfondire il rapporto tra il vetro e l’arte, analizzando lo sviluppo di tale relazione nel corso dei secoli. 

Arte antica e utilizzo del vetro 

Le prime testimonianze storiche dell’utilizzo del materiale nell’arte risale al mondo antico. Sono diverse infatti le fonti che confermano la conoscenza presso le antiche civiltà di tecniche di lavorazione del materiale per fini artistici. È il caso dei popoli della Mesopotamia, che già nel IV/III millennio a.C. iniziarono a produrre piccoli oggetti. Saranno però poi romani a distinguersi, soprattutto con la lavorazione delle prime lastre colorate utilizzate per i mosaici. 

Molto più tardi, poco dopo l’inizio del I millennio, sarà invece Venezia a dominare nel campo dell’arte vetraria, aprendo la strada ad un ampio utilizzo del materiale che seguirà per tutto il resto del medioevo. 

L’arte gotica e il vetro

Gli artisti del medioevo utilizzano principalmente il vetro colorato o dipinto per la realizzazione delle loro opere. Il misticismo cristiano ha ormai impregnato i caratteri culturali dell’epoca e la luce divina riceve una rappresentazione proprio attraverso l’impiego del materiale colorato. Ancora oggi, se si visitano la maggior parte delle chiese è possibile notare mosaici di vetro realizzati in colori sgargianti. Tale fenomeno troverà un’ ampia diffusione soprattutto durante il periodo gotico, dove l’uso del vetro colorato entra a far parte addirittura dei manuali, come quello di Teofilo, ovvero il De diversis artibus, nel quale l’autore spiega tecnicamente come utilizzare il materiale. Poco dopo, le vetrate colorate vengono impiegate anche nel resto d’Europa, come è il caso francese dell’abate Suger, che applica la tecnica per la realizzazione della chiesa di Saint-Denis a Parigi.  Le vetrate si affermano quindi come mezzo di espressione artistica per raccontare i simboli del cristianesimo, e in particolare quello della luce, emblema della Creazione e della Resurrezione.

Ma in cosa consisteva la tecnica utilizzata per la realizzazione delle vetrate gotiche? Innanzitutto, ci si procurava il materiale di base, ovvero un vetro fatto con ossidi metallici. Dopodiché si procede con la realizzazione del disegno di base, dal quale si capisce poi quali sono i colori da impiegare. Il passaggio successivo prevede la realizzazione di cartoni a grandezza naturale della vetrata e la realizzazione di impiombature di metallo, che serviranno ad unire i pannelli di vetro. Si procede poi mettendo nei forni ad alta temperatura le lastre di vetro. Una volta tagliati e impiombati, i pannelli vengono saldati e si compone l’immagine. 

L’uso del vetro nell’arte moderna

Nell’epoca moderna, si assiste ad una forte diffusione della professione di vetraio. Nell’800 infatti nasce il modernismo e da qui il vetro diventa sempre più oggetto ambito degli artisti. In questo periodo si afferma alla distinzione tra l’artista designer e l’artista artigiano e al contempo all’impiego del materiale per la realizzazione di grandi edifici, metrò o anche semplicemente oggetti domestici. Nell’arte ci si pone l’obiettivo di far risaltare le qualità del materiale, come ad esempio la sua trasparenza e la conseguente capacità di far penetrare la luce. In definitiva, non cambia molto il modo con cui il vetro viene lavorato, ma subisce una profonda trasformazione il modo di guardare a questo materiale in chiave artistica. 

Ma l’epoca moderna si caratterizza anche per la dissacrazione dell’utilizzo del vetro, essendo impiegato non più solo per la realizzazione di opere in ambito religioso (fenomeno che comunque continuerà fino al ‘900), ma anche per raccontare storie di vita quotidiana. 

L’uso del vetro nell’arte del ‘900

Anche nel corso del XX secolo il vetro è stato protagonista dell’arte. Oltre ad essere applicato nelle città per realizzare skyline mozzafiato, il materiale viene utilizzato anche da importanti artisti del secolo scorso, come ad esempio Henri Matisse e la sua opera degli anni ’50 Chapelle du Saint-Marie du Rosaire. Da menzionare anche le vetrate di Chagall. 

Insomma, il binomio arte e vetro perdura ormai da millenni. Di secoli in secoli, migliaia di artisti hanno utilizzato il materiale per dar vita ad opere uniche e a capolavori che è possibile ancora oggi ammirare.