LA MOLATURA DEL VETRO

Una lastra di vetro appena tagliata possiede dei bordi affilati e appuntiti, quindi non regolari. È, perciò, necessario provvedere alla loro smussatura e levigatura, la quale può avvenire sia utilizzando una procedura industriale, sia servendosi di una di una procedura manuale.

Procedura manuale
Si usano cutter diamantati o rotelle in tungsteno. Con una certa pressione, si preme lo strumento sul vetro per eseguire un’incisione precisa. Successivamente, viene dato un leggero colpetto al vetro, che determinerà il distacco delle due parti nella zona in cui si è praticato il taglio.

Procedura Industriale
La molatura (detta anche “filo lucido”) è una tecnica fondamentale nella lavorazione di rifinitura della lastra, in quanto elimina il bordo tagliente, lo leviga e lo rende maneggiabile, uniforme ed esteticamente gradevole. Arricchisce, in poche parole, qualsiasi manufatto in vetro.
Si tratta di una tecnica che si consiglia di eseguirla sempre, al fine di evitare e limitare il rischio di rottura sul punto del taglio dovute, ad esempio, allo shock termico. Tuttavia, vi sono delle eccezioni, come per i vetri intelaiati perché la costa del vetro resta all’interno del telaio, dunque nascosta.

Questa procedura si esegue grazie a nastri oppure ad uno strumento formato da una serie di mole di pietra, disposte secondo un preciso ordine. Queste mole – di carborundum o diamante di grana piuttosto grossolana (filo greggio) rimuovono in maniera graduale piccolissime parti dei bordi fino a renderli lisci e lucidi.

La lavorazione, a seconda delle esigenze progettuali, può essere realizzata con geometria piatta, con geometria curva, con mole bilaterali, rettilinee o macchinari CNC (per vetro sagomato).
Le suddette tecniche asportano e smussano il bordo del vetro in modi diversi.

Molatura standard
Le molature standard effettuate con mole per vetro sono:
– Bordo sfilettato: gli spigoli sono smussati e il bordo può essere molato completamente o solo in parte;
– Bordo molato grezzo: il taglio originale del vetro viene eliminato completamente e tutto lo spessore del vetro viene molato;
– Bordo molato liscio o filo piatto industriale: il bordo realizzato con una mola fine risulta opaco;
– Bordo Lucido o filo piatto lucido: il bordo viene molato e lucidato ed ha un aspetto brillante;
– Bordo smussato lucido: il bordo viene smussato e lucidato.

Molature decorative
A lavorazione ultimata, il bordo è detto a filo lucido e può essere realizzato in diverse tipologie.

– molatura inclinata o spizza (con un angolo variabile da 0 a 45°);
– Filo tondo: può essere con finitura satinata o brillante;
– Bisello: i bordi del vetro vengono molati con uno smusso solitamente di larghezza di 10–40 mm. e con un angolo di circa 5-7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso con una profilatrice;
– Triplo becco di civetta (15 o 19 mm);
– Becco di civetta (15 o 19 mm).

Queste tipologie di rifinitura, realizzate con mole diamantate, non solo smussano gli angoli, ma sono anche decorative.

La bisellatura
Le macchine CNC o rettilinee possono effettuare anche la bisellatura. Si tratta di un procedimento con il quale i bordi del vetro vengono molati (cioè smussati) da un minimo di 10mm fino ai 50 mm di altezza, per un angolo standard che oscilla tra i 5 e i 15 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.
La bisellatura è particolarmente indicata per manufatti in vetro destinati all’arredamento interno (come piani per tavoli, specchi, vetrine di respiro classicheggiante).

Sia la molatura che la bisellatura del vetro sono lavorazioni utili ad ottenere manufatti in vetro dall’aspetto elegante e rifinito. Il prodotto che si ricava da tale tecnica è un bordo il cui perimetro ha una smussatura simile a quella del diamante (ha una forma trapezoidale).
È pertanto richiesta grande capacità, precisione ed attenzione ai dettaglio.

Una variante della molatura è la lavorazione a scaglie che dona al vetro una estetica particolare.