I vari tipi di vetro antico europeo

Dal vetro di Murano fino a quello di Anversa, passando dai cristalli della Boemia. Scopriamo insieme in questo articolo quali sono le principali tipologie di vetro antico europeo.

La storia d’Europa è legata a filo doppio a quella del vetro. Il continente, infatti, si è da sempre distinto nella produzione di questo materiale. Dal vetro di Murano fino a quello di Anversa, scopriamo insieme in questo articolo quali sono le principali tipologie di vetro antico europeo.

Il vetro di Murano (Italia)

Senza dubbio tra le tipologie di vetro più note al mondo, il vetro di Murano trae le sue origine nella città di Venezia a partire dall’anno 1000. Molto probabilmente, i maestri vetrai dell’epoca impararono le tecniche di lavorazione grazie ai commerci con l’Oriente. Murano divenne protagonista dopo il 1291, quando venne stabilito lo spostamento delle vetrerie sull’isola per garantire loro una maggiore protezione dai frequenti incendi che avvenivano a Venezia. Con il tempo, i vetri di Murano si diffusero in tutto il resto d’Europa, attraverso oggetti pregiati caratterizzati da prezzi molto elevati.

I vetrai, inoltre, inventarono anche una nuova tecnica di lavorazione del vetro, che consisteva nel soffiare e manipolare il materiale incandescente. Più in avanti, vennero apportare numerose altre innovazioni per quanto riguarda il trasporto del vetro. In particolare, i mercanti di Ratisbona inserivano i vetri nel burro ammorbidito o semifuso, aspettando la solidificazione. Quando il materiale arrivava a destinazione, bisognava scaldare il burro ed estrarre il vetro.

Swarovski (Austria)

Nel 1862. in Austria, Daniel Swarovski, mescolando il vetro e il piombo, diede vita ad una nuova forma di cristallo, che ancora oggi è molto diffusa. Si tratta dei cristalli Swarovski, realizzati grazie ad una macchina da taglio del vetro specializzata proprio nella lavorazione dei cristalli. La  ricetta odierna però è diversa e non utilizza più il piombo. La Swarovski Company venne fondata solo nel 1895 a seguito della nascita della società da Franz Weis, Armand Kosmann e, ovviamente, Daniel Swarovski.

Esattamente dopo cento anni, a Wattens venne costruito un museo aziendale, noto con il nome di “I mondi di cristallo”. Oggi, l’azienda è suddivisa in tre parti: la prima, la Swarovski Crystal Business, si occupa della produzione di cristalli e oggetti decorativi; la Swarovski Optik si occupa invece della produzione di strumenti ottici, come ad esempio i binocoli o i telescopi, mentre invece la Tyrolit è la componente aziendale che produce strumenti e macchine in ambito ottico.

Il cristallo di Boemia (Repubblica Ceca)

Quando si parla di vetri antichi europei non può non essere menzionato il famoso cristallo di Boemia, la regione situata nel cuore dell’Europa che oggi appartiene alla Repubblica Ceca. Qui, la produzione del vetro risale a tempi molto antichi. Alcune fonti storiche hanno rilevato l’inizio della lavorazione del materiale già a partire dal 1250, anche se il periodo di massima espansione si ebbe soprattutto nel XIX. In questo secolo, la Boemia faceva ancora parte dell’Impero Austro-Ungarico, che, come abbiamo visto anche nel caso di Swarovski, era un grande centro mondiale in questo campo.

L’origine del cristallo fu favorita anche dalla presenza in quest’area di grandi quantità di risorse naturali, come ad esempio il cloruro di potassio e il gesso, alla base del materiale. Il cristallo della Boemia iniziò a contrastare il dominio del vetro di Murano a partire dal XV secolo, portando l’intero settore dei lampadari in vetro di Murano in crisi.

Le altre tipologie di vetro europeo

Quelle appena analizzate sono sicuramente le tipologie di vetro europee più conosciute nel resto del mondo. Ma, come dicevamo inizialmente, ci sono molti altri tipi che sono nati nel continente nel corso dei secoli. Tra questi, ad esempio, vi è il vetro di Barcellona, caratterizzato da decorazioni a smalto colorato, la cui realizzazione risale al XVII secolo. I porta profumi, noti anche con il nome almorratxa, rappresentano la tipologia di vetro catalano più famosa.

Altrettanto conosciuto è il vetro francese, la cui origine si deve ai vetrai emigranti da Murano e dal Piemonte in Francia verso la metà del ‘500. In particolare, a distinguersi nella produzione del vetro nel paese fu soprattutto la cittadina di Nevers. Da citare anche il vetro irlandese, e il vetro di Almeria, il primo risalente al XVII secolo, mentre il secondo al XVI e XVII secolo. Infine, va menzionato anche il famoso vetro di Anversa, nato nel ‘500 grazie al vetraio belga Van Helmont, il quale trasse ispirazione dalla lavorazione italiana. Nel 1535 aprì la sua prima fornace e, da allora, il vetro di Anversa di diffuse in tutto il resto del continente.